Milano, 16 ottobre 2016 – Dall’utilizzo come garage di trattori all’inserimento nei circuiti ricreativo e culturale della Lombardia proprio in concomitanza con il fine settimana delle visite guidate in 600 siti da valorizzare promosse dal Fondo Ambiente Italiano nell’ambito dell’iniziativa denominata «FAI Marathon». Una metamorfosi che sarebbe rimasta nel mondo delle idee senza la riapertura (2 luglio scorso) dopo 18 mesi di restauro finanziato (1,5 milioni di euro) da Tangenziale Esterna SpA, la Concessionaria di A58-TEEM (32 chilometri di tracciato autostradale da Agrate Brianza a Melegnano raccordati a nord con A4 Torino-Venezia, al centro con A35-BreBeMi e a sud con A1 Milano-Napoli).

I miracoli (dell’ingegno umano) a Milano, anzi a Comazzo (LO), sembrano ripetersi con una certa frequenza quando riguardano la chiesa bramantesca di San Biagio di Rossate. Almeno stando alla circostanza che, durante il week-end, il luogo di culto appena riportato agli splendori rinascimentali è risultato oggi meta di una camminata alla riscoperta del territorio di confine tra Lodigiano e Milanese e ieri teatro di un corso di aggiornamento professionale per ingeneri e architetti.

Le adesioni oltre le aspettative degli organizzatori a entrambe le iniziative hanno confermato che l’intervento conservativo ha donato al complesso religioso una vocazione attrattiva che costituisce una potenziale risorsa per un territorio anche in termini di turismo legato alla fede. La chiesa è, del resto, impressa nella memoria dei credenti in virtù dell’antico Crocifisso ligneo che custodisce e che viene portato ogni anno in processione per le campagne circostanti.

Il raggiungimento dell’obiettivo di porre la chiesa al centro di itinerari nella natura è parso accreditato dall’odierno evento «Passeggiata Bramantesca» promosso dai Gruppi di Cammino. Alle 9 almeno 150 appassionati provenienti non solo dai Comuni limitrofi ma anche da Paullo, Inzago, Cassano d’Adda Pioltello, Segrate, San Donato Milanese, Truccazzano e Gorgonzola si sono, del resto, ritrovati a Comazzo e, dalle 9,30 in avanti, hanno percorso le nuove ciclopedonali che conducono prima a Lavagna e poi a Rossate.

Dalle 10,30, i partecipanti hanno potuto visitare San Biagio, apprendere nozioni di base in ordine alla ristrutturazione e fruire di una zona agreste adesso attrezzata per l’accoglienza degli escursionisti. Dopo la pausa pranzo, i camminatori sono tornati a Comazzo, hanno fatto tappa (14,30) al settecentesco Palazzo Pertusati e si sono gustati un concerto organistico ospitato dalla locale parrocchiale.

A partire dalle 10 di ieri, invece, San Biagio ha ospitato il seminario «Recupero di un tesoro bramantesco» organizzato dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano e dal Collegio degli Ingegneri e Architetti di Milano.

Nel corso del simposio, caratterizzato dal riconoscimento di crediti formativi ai partecipanti, patrocinato dal Comune di Comazzo e dal Parco Adda Sud e introdotto dai saluti del parroco don Piergiacomo Gazzola e del sindaco Italo Vicardi, il team Direzione Lavori composto dal professor Francesco Mazzola, dagli architetti Franco Pallanza e Francesca Moroni e dalla dottoressa Camilla Franzoni ha provveduto a illustrare criteri e soluzioni adottati dai progettisti per attuare, nel segno dell’innovazione e della tradizione, la ristrutturazione che ha sottratto l’abbazia al degrado.

I relatori hanno, inoltre, inquadrato il restauro nell’ottica corretta della più vasta riqualificazione (otto milioni di euro di investimento complessivo) di tutta l’area antistante la chiesa realizzata dal Consorzio Costruttori TEEM allo scopo di trasformare San Biagio, fulcro di uno dei nove Progetti Speciali Ambientali connessi ad A58-TEEM e corredati da 30 chilometri di nuovi percorsi ciclopedonali, in un polo ricettivo.

Il PSA Muzza-San Biagio è, d’altra parte, incardinato sulla rinaturalizzazione forestale e sentieristica relativamente al sito «Rile di Settala», sul rimboschimento lungo l’asse autostradale e sulla creazione di collegamenti fra i tracciati ciclopedonali già esistenti lungo la Lanca di Comazzo e i nuovi consegnati in estate agli Enti Pubblici competenti per la gestione ordinaria e straordinaria.

La riapertura del complesso, ritenuto un’opera giovanile di Donato di Pascuccio d’Antonio in arte Bramante in quanto anticipa il modello statico dell’ottagono sorretto da un cubo poi adottato dal grande architetto nella costruzione della basilica milanese di Santa Maria presso San Satiro e di altri suoi capolavori, era avvenuta tre mesi fa davanti alle 400 persone convenute nella piazzetta antistante l’oratorio. Il taglio del nastro aveva anticipato di qualche minuto la benedizione impartita dal vescovo di Lodi, Monsignor Maurizio Malvestiti, e da Don Gazzola.

Resa accessibile dal reticolo di nuove ciclopedonali che innervano l’area, raggiungibile rapidamente dai caselli A58-TEEM di Paullo e A35-BreBeMi di Liscate e fruibile pure attraverso visite guidate, San Biagio dovrebbe, insomma, essere presto interessata da flussi turistici in grado di assicurare alla chiesa un futuro prossimo venturo da polo attrattivo certo più luminoso dell’oscuro passato recente da garage dei trattori.

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