11 ottobre 2014

Spalti gremiti al nuovo «Ugo Guazzelli» in frazione Riozzo di Cerro al Lambro per la consegna al Comune e alla cittadinanza dell’impianto da cinque milioni di euro progettato dal CONI, finanziato dalla Concessionaria Tangenziale Esterna SpA e realizzato dal Consorzio Costruttori TEEM. Non poteva esserci lieto fine migliore di una grande festa popolare per la storia di calcio, infrastrutture e aggregazione incominciata con la demolizione del vecchio campo, spartano sì ma ancora fruibile, determinata dalla circostanza che il complesso s’era venuto a trovare in mezzo (tale situazione è definita «interferenza» dai tecnici) al tracciato di Tangenziale Est Esterna di Milano. Almeno 500 residenti (l’esatta capienza delle tribune con posti tutti numerati) nel Sud Milano e nel Lodigiano sono, infatti, accorsi all’inaugurazione del complesso sportivo. Tale affluenza, che avrebbe potuto risultare anche più cospicua in condizioni meteorologiche più favorevoli, accredita la sensazione che TEEM-A58 abbia centrato l’obiettivo dichiarato di riparare al danno arrecato alla comunità locale sull’onda dell’impossibilità materiale di «dribblare» il vecchio campo con l’asse autostradale in costruzione.

Alla cerimonia sono intervenuti l’assessore regionale allo Sport e alle Politiche per i giovani Antonio Rossi, il sindaco Marco Sassi, il presidente del Comitato lombardo del CONI Pierluigi Marzorati, il presidente di TE Paolo Morerio e il presidente del Consorzio Costruttori TEEM Silvio Fascio. L’evento s’è svolto, come anticipato, presso il nuovo «Ugo Guazzelli». Lo stadio di via IV Novembre a Riozzo ha mantenuto, del resto, l’intitolazione al fondatore dell’Associazione Calcistica Riozzese, quest’anno giunta a tagliare il traguardo del mezzo secolo di attività sotto la guida di Mileto Faraguna.

Alla manifestazione hanno preso parte, in qualità di applauditissimi ospiti d’onore, anche ex giocatori che hanno intrapreso la carriera in formazioni del Milanese o del Lodigiano prima di approdare a Inter, Milan e in azzurro. La parata di campioni del calcio comprendeva Giovanni Lodetti, Carletto Muraro, Alessandro Scanziani e Massimo Brambati. Ma, tra gli assi, andavano annoverati pure la medaglia d’oro di canoa Rossi e il mitico capitano della Forst Cantù Marzorati.

Lodetti, che giocava quasi in casa essendo originario di Caselle Lurani (LO), ha messo in off-side persino i conduttori Giovanni Capuano (Radio 24) e Jolanda de Rienzo (Sportitalia) quando, correggendo la loro presentazione, ha dichiarato: «Non sono io che ho avuto l’onore di giocare con Gianni Rivera. È Gianni Rivera che ha avuto il piacere di giocare con me».

Nell’ambito dell’iniziativa, l’amministratore delegato di TE Claudio Vezzosi ha donato al sindaco di Cerro al Lambro due defibrillatori cardiaci da offrire alle società sportive attive sul territorio. Si tratta dei dispositivi sanitari che, dopo la morte in campo per infarto nel 2012 del centrocampista in forza al Livorno Piermario Morosini, le normative in materia hanno reso obbligatori anche per le formazioni di dilettanti, che, spesso, fanno fatica ad acquistarli dato il costo non alla portata di tutte le tasche.

Una cornice di pubblico superiore alle aspettative ha contribuito, dunque, a sottolineare come un problema da risolvere (l’interferenza, appunto, tra il vecchio complesso e il tracciato di TEEM-A58) possa trasformarsi, se affrontato in un quadro di condivisione delle scelte con il territorio, in un’opportunità di valorizzazione. I cinque milioni di euro investiti dalla Concessionaria nella costruzione dell’impianto, affidata da CCT (LambroScarl capofila delle imprese nel Lotto Sud) alla Notari di Novara, hanno permesso, difatti, di realizzare, in meno di un anno dall’apertura del cantiere, un complesso ultramoderno già omologato dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio per la Categoria Eccellenza (la squadra maschile della Riozzese milita in Seconda Categoria Dilettanti).

Lo sviluppo del progetto, che, nel passaggio tra il definitivo e l’esecutivo, ha recepito le richieste di modifica avanzate dal primo cittadino e dai residenti, deve, quindi, essere inquadrato nell’ottica corretta della polifunzionalità, qualità indispensabile per favorire l’aggregazione pure tra appassionati di centri confinanti con Cerro al Lambro e Riozzo. Al campo principale in erba, dotato di punto-ristoro, uffici e locali tecnici, è affiancato un rettangolo di allenamento di misure regolamentari in sintetico, che consente un uso costante indipendentemente dalle condizioni meteorologiche. Impreziosiscono l’impianto, più accessibile grazie ai parcheggi ultimati in agosto e alla riqualificazione in atto delle arterie circostanti, un campo di calcetto e uno da tennis.

«Abbiamo programmato la costruzione del nuovo impianto e lo smantellamento del vecchio in modo che le squadre e il pubblico della Riozzese non rimanessero mai senza il loro stadio – ha argomentato il Presidente di TE Paolo Morerio -. Il vecchio “Guazzelli” è stato, infatti, demolito a partire dal giugno scorso per consentire all’associazione calcistica locale di ultimare i campionati. Il nuovo impianto, invece, è stato realizzato in meno di un anno dall’apertura dei cantieri. Un piccolo miracolo a Milano che ha permesso alla concessionaria di risarcire, in tempi record, alle comunità del Sud Milano e del Lodigiano il danno arrecato con l’abbattimento della struttura preesistente».