Prestito ponte da 120 milioni di euro a disposizione di TE Il CdA dà mandato a Berardi e Marano di firmare il contratto

Milano, 16 ottobre 2012 – Meno nove giorni all’effettiva disponibilità da parte di Tangenziale Esterna SpA (57% TEM, 15,5% Impregilo, 7,9% Pizzarotti, 4,1% Coopsette, 4% Cmb, 4% Unieco, 3,2% Cmc e altri) del prestito ponte da 120 milioni di euro reso fruibile già nello scorso agosto dal pool di banche (IMI, BPM e UBI-Centrobanca; quote paritetiche da 40 milioni di euro) aggregato dagli arranger (BIIS, BPM e UBI-Centrobanca) per assicurare l’erogazione di un bridge loan a favore della Società incaricata di progettare, realizzare e gestire in concessione per cinquant’anni dall’entrata in esercizio la Tangenziale Est Esterna di Milano.

Alle 12,30 del prossimo 25 ottobre il Presidente Raffaello Berardi e l’Amministratore Delegato di TE Antonio Marano firmeranno, alla presenza del Notaio Giovannella Condò, il contratto relativo all’accensione del finanziamento ponte. La sottoscrizione avverrà presso la sede (via Barozzi 1) dello Studio Bonelli Erede e Pappalardo scelto dalla Concessionaria per l’assistenza legale nello sviluppo del Piano Economico Finanziario da due miliardi di euro (compresi gli oneri finanziari), totalmente assicurati da soggetti privati, necessari per trasporre dalla carta millimetrata alla realtà 32 chilometri di tracciato autostradale da Agrate Brianza a Melegnano, 38 di nuove arterie ordinarie, 15 di strade esistenti riqualificate e 30 di piste ciclabili costruite ex novo.

Nella mattinata di oggi il Consiglio di Amministrazione di TE ha, del resto, deliberato all’unanimità «di approvare la negoziazione, la sottoscrizione e il perfezionamento da parte della Società del contratto di finanziamento ponte» nonché «di dare mandato al Presidente e all’Amministratore Delegato di sottoscrivere, in nome e per conto della Società, tutti gli atti e di compiere tutte le attività necessarie».

Dal prossimo 25 ottobre TE potrà, dunque, assicurare, sino al closing del project financing da 1,4 miliardi di euro, l’avanzamento dei lavori (apertura cantieri 11 giugno scorso) attraverso il bridge loan e l’aumento di capitale (da 100 a 220 milioni di euro) deliberato lo scorso 26 settembre dall’Assemblea dei Soci e incluso tra le condizioni (term-sheet) alle quali, tra fine luglio e inizio agosto, il pool di banche aveva subordinato la disponibilità del finanziamento ponte.

La fruizione del bridge loan va, comunque, inquadrata non solo nell’ambito della provvista a breve indispensabile per garantire gli investimenti inerenti l’intera tratta e l’«Arco TEEM» (i 7,3 chilometri progettati per consentire a Brebemi di connettersi con il sistema viario dell’Area Metropolitana permetteranno alla Concessionaria di esigire i pedaggi lungo questo collegamento già a partire dal gennaio 2014) ma pure nell’ottica di un Piano Economico Finanziario basato sul ricorso, in parallelo, a strumenti già rodati, come il finanziamento ponte, appunto, e il project financing, e innovativi, come il project bond.

Un’architettura finanziaria così delineata accredita, insieme con la qualità del progetto, l’eccellenza dei Soci, il prestigio delle Banche coinvolte e la classificazione di TEEM fra le opere di importanza strategica inserite dall’Unione Europea nell’elenco TEN-T (Trans European Network-Transport), l’aspirazione della Concessionaria di affermarsi anche come la prima Società autostradale del Paese a sperimentare il project bond italiano ed europeo per accelerare l’attivazione del volano economico sempre innescato dalla costruzione delle grandi opere.

La realizzazione di quest’infrastruttura integrata con il territorio e auspicata soprattutto da milioni di pendolari genererà, oltre a un innalzamento della qualità della vita e dell’aria indotto dalla fluidificazione del traffico nel Quadrante Est-Sud dell’Area Metropolitana, anche un importante impulso all’occupazione e alla crescita (creazione di 28.000 nuovi posti di lavoro; contributo alla formazione del PIL stimato in +0,3% su scala nazionale, +1,4% su base lombarda e +2,8% riguardo l’Area Metropolitana).

 
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