Nel realizzare un’opera importante come TEEM, è indispensabile prestare particolare attenzione al cosiddetto «trattamento delle acque di piattaforma», cioè alla corretta raccolta e gestione di acque piovane (o eventuali scarichi) che si depositano sul manto stradale nonché al monitoraggio costante delle condizioni meteorologiche e climatiche presenti lungo l’infrastruttura. La predisposizione dei sistemi di raccolta delle acque rappresenta un aspetto importante che permette di intercettare eventuali sversamenti di sostanze non compatibili con la rete idrografica naturale in occasione di imprevisti inconvenienti di esercizio (come, per esempio il ribaltamento di mezzi) e, nello stesso tempo, di raccogliere le inevitabili scorie prodotte da un intenso flusso veicolare depositatesi sull’asfalto e attivate dalle piogge. Per questa ragione, sono state costruite numerose opere idrauliche (pozzetti, condotti, vasche di raccolta), che interessano tutto il tracciato autostradale, finalizzate a convogliare, raccogliere e gestire le acque di piattaforma in qualsiasi condizione meteorologica e di traffico (la funzionalità e il dimensionamento degli impianti sono stati, del resto, stimati alla massima portata attesa).

In merito al monitoraggio delle condizioni meteorologiche, TEEM è dotata di un sofisticato impianto di controllo ambientale, che prevede la collocazione in posizioni strategiche dell’asse autostradale di appositi sensori per rilevazioni climatiche (quali temperatura e umidità dell’aria, velocità e direzione del vento, precipitazioni atmosferiche, temperatura del manto stradale eccetera). I dati raccolti dalle varie centraline permettono di avere sempre a disposizione un monitoraggio approfondito della situazione lungo tutto il tracciato autostradale Si tratta di dati che si rivelano utili pure per verificare il rispetto dei limiti di inquinamento atmosferico nonché per pianificare interventi volti a incrementare la sicurezza dei viaggiatori.