Il Progetto esecutivo di TEEM è stato delineato con l’obiettivo di un’integrazione orografica armonica con i territori attraversati, che sono caratterizzati dalla presenza di diversi corsi d’acqua maggiori e da un fitto reticolo idrico minore. Per questa ragione, sono stati attuati molteplici interventi ingegneristici finalizzati a gestire al meglio il rapporto con le acque, nonché messa in atto una serie di attività a supporto degli Enti gestori dei corsi allo scopo di mantenere o, addirittura, ripristinare la funzionalità dell’intero reticolo irriguo-idraulico, verificando la compatibilità degli interventi ambientali realizzati. Ammontano, del resto, a oltre 120 le opere idrauliche lungo tutto il territorio interessato dal tracciato autostradale di TEEM e delle opere connesse.

TEEM scavalca i corsi d’acqua principali incontrati sul proprio tracciato tramite tre ponti e un viadotto. Mentre tutte le cosiddette «interferenze» tra l’infrastruttura-sistema e i canali fluviali sono risolte tramite raccordi idrici e deviazioni di percorso. Per i casi di maggiore complessità, sono stati costruiti appositi sovrappassi al tracciato autostradale, che ospitano canali idraulici e passaggi a servizio della fauna consentendo così il mantenimento dell’ecosistema presente nell’area. Attraversando un territorio caratterizzato in molti punti da una falda acquifera superficiale a tratti affiorante, TEEM è costruita attuando particolari soluzioni tecniche che consentono all’opera di assicurare elevati livelli di sicurezza per i viaggiatori e, nel contempo, di non intaccare in alcun modo il patrimonio idrico attivo.

Infine, tutte le acque piovane che si depositano sul tracciato autostradale vengono convogliate in un’apposita rete di trattamento sistematico e di depurazione, evitando così l’eventuale dispersione di sostanze inquinanti. A tale proposito, sono state realizzate aree di laminazione e sei vasche di raccolta e accumulo delle acque nonché una rete di condotti dedicati lungo tutti i 32 chilometri di tracciato autostradale.