Precisazioni della Società in ordine al decreto cautelare disposto dal TAR della Lombardia riguardo la cava di prestito di Gorgonzola

Milano, 28 novembre 2012 – In merito al decreto cautelare disposto il 26 novembre scorso dal TAR nell’ambito del ricorso presentato dal Comune di Melzo per ottenere l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, della Delibera CIPE 3 agosto 2011 (approvazione del Progetto definitivo della Tangenziale Est Esterna di Milano) nella parte inerente il «Piano cave di prestito», Tangenziale Esterna SpA, la Società incaricata di progettare, realizzare e gestire TEEM in concessione per cinquant’anni dall’entrata in esercizio, precisa che:

1) L’area individuata per l’ubicazione della cava di prestito che dovrebbe rifornire di materiale gli adiacenti cantieri del Lotto B e dell’Arco TEEM è nettamente separata dal territorio di Melzo dalla Vecchia Cassanese (e lo sarà ancora di più con la costruzione della Nuova Cassanese) e si sviluppa per il 100% della superficie nel territorio del Comune di Gorgonzola, che, pur manifestando dissenso circa la cava di prestito, non ha aderito al ricorso presentato dall’Amministrazione di Melzo

2) Il decreto cautelare disposto dalla giustizia amministrativa, cui TE s’è attenuta rinviando la già programmata presa di possesso dell’area, non va interpretato né alla stregua di un accoglimento della richiesta di sospensiva (verrà esaminata dal TAR il prossimo 18 dicembre) né, tantomeno, come un giudizio nel merito del ricorso

3) L’eventuale accoglimento nel merito da parte del TAR del ricorso presentato dal Comune di Melzo costringerebbe la Società, che ha appena ottenuto un finanziamento ponte da 120 milioni di euro, a rimodulare il finanziamento senior da 1,4 miliardi di euro senza alcun contributo pubblico alla luce dell’aggravio di costi (sovrapprezzo nell’acquisto e nel trasporto), stimabile in decine di milioni di euro rispetto all’attuale Piano economico finanziario, causato dal mancato utilizzo di una delle cave di prestito individuate dal CIPE e dal conseguente ricorso a cave commerciali per il rifornimento dei due milioni di metri cubi di materiale necessario ai cantieri del Lotto B e dell’Arco TEEM

4) L’impatto sull’ambiente e sulla mobilità provocato dal trasporto (decine di migliaia di Tir) del materiale da cave alternative distanti dalle aree di cantiere risulterebbe per il territorio anche di Melzo di gran lunga superiore a quello suscitato dall’utilizzo della cava di prestito di Gorgonzola

5) La mancata apertura della cava di prestito di Gorgonzola, al di là dell’aggravio dei costi e dell’impatto su ambiente e mobilità, espone a ritardi la realizzazione dell’Arco TEEM entro il dicembre 2013 e rischia di ripercuotersi negativamente anche sulla piena funzionalità di BREBEMI, che entrerà in esercizio nel gennaio 2014.

 

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