Milano, 2 dicembre 2017 – Gli «Obbiettivi nell’ex Cava» di Vizzolo Predabissi sono stati spianati alle 10 di oggi dai 60 bird-watcher arrivati in auto nel SudMilano percorrendo A58-TEEM, uscendo al limitrofo casello e incamminandosi verso l’area scelta per il safari fotografico all’avifauna, rivelatosi, poi, un successo.

L’iniziativa promossa dalle associazioni Tilt e Gruppo Logidiano ha, infatti, consentito a quanti vi hanno aderito non solo di osservare le specie ormai stanziali nel sito riqualificato da Tangenziale Esterna SpA ma anche di constatare l’attualità della teoria elaborata, a fine ‘700, da Antoine-Laurent de Lavoisier.

Perché la legge di conservazione della massa («Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma») delineata dal chimico e biologo francese sembra accreditata, al di là di ogni ragionevole dubbio, dal risultato della rinaturalizzazione cui un team di esperti ha sottoposto lago e sponde del luogo visitato stamane.

Superato il passato prossimo (2013-2015) trascorso come cava di prestito utilizzata, previo pagamento dei diritti di estrazione al Comune, dalla Concessionaria di A58-TEEM per rifornire di ghiaia i cantieri limitrofi, l’area sta, del resto, vivendo un presente da oasi ambientale meta di molti ornitologi lombardi.

I quali, evocando stamattina proprio De Lavoisier nelle loro riflessioni, hanno sì notato che gli scavi hanno prodotto un abbassamento del piano campagna ma si sono accorti pure che nulla è andato perduto (l’acqua ricopre la superficie) e tutto è diventato una riserva quando gli uccelli hanno popolato il sito protetto.

I primi avvistamenti di volatili da parte di appassionati locali risalgono all’inizio del 2016 ma, solo qualche mese, le osservazioni assumono carattere sistematico sull’onda dell’eco suscitata dalla presenza, documentata dagli attivisti del sodalizio Carengione di Peschiera Borromeo, di rarissimi cigni neri.

Da allora il luogo, che, grazie a recinzioni e divieti, risulta preservato da possibili scorribande di cacciatori, ha assunto, presso i bird-watcher, una fama seconda sola a quella tributata all’ex cava di Pozzuolo Martesana prima riqualificata da Tangenziale Esterna SpA e, in seguito, affidata al WWF.

La concentrazione di centinaia di esemplari nella porzione più riparata del bacino di Vizzolo Predabissi sarebbe, secondo autorevoli specialisti, spiegabile con il combinato disposto generato dalla pulizia dell’acqua e dalle nuove piantumazioni effettuate dagli agronomi del Consorzio Costruttori TEEM.

Oggi binocoli e obbiettivi degli attivisti di Tilt e Gruppo Lodigiano, che indossavano abiti mimetici per non disturbare i pennuti nemmeno con i colori del vestiario, hanno inquadrato sia specie comuni, come germano, gallinella e folaga, sia avifauna meno diffusa, come gruccione e falco di palude.

Gli aspetti naturalistici del sito di Vizzolo Predabissi, facilmente raggiungibile, come quello di Pozzuolo Martesana, grazie al tracciato di A58-TEEM (33 chilometri) interconnesso con A1, A35 e A4, sono stati approfonditi dal presidente di Tilt Flavio Sangiorgi durante la visita, conclusasi alle 12.

Luca Ravizza, dirigente del Gruppo Ricerche Ornitologiche Lombardia, s’è, invece, incaricato di fornire descrizioni dei soggetti censiti nell’ambito di «Obbiettivi nell’ex Cava» e ha espresso l’auspicio di una primavera all’insegna delle nidificazioni e di una gestione dell’area assunta dagli ambientalisti.

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