Milano, 28 giugno 2013 – In mattinata, il Consiglio di Amministrazione di Tangenziale Esterna Spa, la Società incaricata di progettare, realizzare e gestire in concessione per cinquant’anni dall’entrata in esercizio la Tangenziale Est Esterna di Milano (due miliardi di investimenti compresi gli oneri finanziari), ha approvato all’unanimità il nuovo Piano Economico Finanziario relativo alla costruzione entro il 2015 di Expo dell’infrastruttura-sistema (32 chilometri di tracciato autostradale, 38 di opere viarie connesse, 15 di riqualificazione di arterie esistenti e 30 di percorsi ciclopedonali).

TE ha proceduto alla riformulazione del PEF 2011, da sottoporre all’indispensabile vaglio dell’Assemblea Ordinaria e Straordinaria dei Soci (il CdA ha dato mandato al presidente Raffaello Berardi di convocarla il 31 luglio in prima e il 2 agosto in seconda), allo scopo di armonizzare il Piano sia alle mutate condizioni di credito (tassi mediamente saliti al 7,5% rispetto al 6,8% del 2011) e di traffico (cali anche a due cifre registrati da alcune Concessionarie nel 2013 al confronto con i flussi 2011) sia al recente «Decreto del fare».

L’Articolo 18 («Sblocca-cantieri») del provvedimento varato dal Governo Letta destina, del resto, 350 milioni di euro all’avanzamento dei lavori di TEEM attraverso l’emanazione, da parte del Ministero per le Infrastrutture e i Trasporti, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, di un apposito Decreto da convertire in Legge dopo l’approvazione del Parlamento e senza ulteriori passaggi in sede CIPE.

Gli stanziamenti previsti dall’Esecutivo verranno erogati a fondo perduto da Cassa Depositi e Prestiti, ovviamente solo a patto che l’iter sopra riassunto si concluda positivamente, in tre tranche (autunno 2013, 2014 e 2015).

Il riequilibrio del PEF 2011 (1,42 miliardi di euro in project financing e 580 milioni di euro di equity a carico dei Soci) ha portato alla seguente rimodulazione degli investimenti: 350 milioni di euro di contributo pubblico; 1,07 miliardi di euro in project financing e 580 milioni di euro di equity a carico dei Soci.

La prossima Assemblea Ordinaria e Straordinaria dei Soci, oltre al nuovo PEF, esaminerà anche la richiesta di un Aumento di Capitale da 220 milioni a 365 milioni di euro. Questo per favorire l’accensione di un secondo prestito ponte entro l’autunno (il primo da 120 milioni di euro venne erogato nel novembre 2012 dai prestigiosi Arranger Banca IMI, Banca Popolare di Milano e Centrobanca-Ubi).

«L’esito del CdA odierno non solo ha consolidato il PEF di TEEM ma ha anche impresso un’accelerazione al closing del project financing – ha dichiarato l’Amministratore Delegato Stefano Maullu -. Adesso contiamo di avere a disposizione l’intera provvista entro il gennaio 2014. Stiamo collaborando, d’altra parte, con i Soci e gli Arranger più disponibili e qualificati che potessimo incontrare lungo il percorso di TEEM. Pure in virtù del contributo pubblico, frutto dell’impegno profuso dal ministro per le Infrastrutture Maurizio Lupi e dal viceministro dell’Economia Luigi Casero sul fronte della trasposizione dalla carta millimetrata alla realtà delle opere viarie inserite nel Dossier Expo, riusciremo a fare entrare in esercizio l’Arco TEEM entro maggio 2014 e a ultimare tutta l’infrastruttura nella primavera 2015».

 
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