Milano, 18 giugno 2018 – Il cigno ritrovato pesto, sanguinante e con le ali tarpate il 30 maggio scorso nel pieno centro di Melegnano tornerà a volare nell’ex cava A58-TEEM di Vizzolo Predabissi che la Concessionaria ha riqualificato trasformando l’area utilizzata per l’estrazione di ghiaia in un’oasi ambientale.

L’esemplare, una femmina adulta del peso di 15 chilogrammi e dal piumaggio candido, è stato, infatti, liberato oggi dai volontari dell’Enpa e del Grol sulle sponde del laghetto prospiciente il Casello che, negli ultimi due anni, s’è popolato di avifauna acquatica calamitando in zona centinaia di bird-watcher.

Al rilascio in Natura del cigno, avvenuto intorno alle 15, hanno partecipato i veterinari del Cras di Vanzago, che l’hanno curato, gli ornitologi locali, che si sono premurati di individuare un luogo adatto alla convalescenza, il vicesindaco Luisa Salvatori e personale di Tangenziale Esterna SpA e di Aurea Scarl.

La sinergia instaurata tra medici, associazioni animaliste, Amministrazione di Vizzolo e Concessionaria di A58-TEEM ha permesso, dunque, di scrivere il lieto fine alla triste storia delle amputazioni e delle ferite inferte all’esemplare da qualcuno tanto crudele da volergli impedire di volare per sempre.

Ma il taglio delle remiganti riscontrato dai veterinari non ha compromesso, per fortuna, in modo definitivo la capacità della femmina di alzarsi da terra dal momento che, secondo gli attivisti di Enpa, Cras e Grol coinvolti nel salvataggio, le penne recise ricresceranno nel giro di qualche settimana.

L’oasi ambientale prospiciente il Casello A58-TEEM (33 chilometri da Melegnano ad Agrate Brianza interconnessi con A1 Milano-Napoli, A35 BreBeMi e A4 Torino-Trieste) messa a disposizione da Tangenziale Esterna SpA e Comune sembra, del resto, davvero ideale per accogliere un cigno in convalescenza.

Superato il passato prossimo (2013-2015) trascorso come cava di prestito usata, previo pagamento dei diritti di estrazione, dalla Concessionaria per rifornire di materiali edili i vicini cantieri, l’area sta vivendo, d’altra parte, un presente all’insegna della meta d’elezione per i bird-watcher lombardi.

I primi avvistamenti di volatili registrati dagli appassionati risalgono, difatti, all’inizio del 2016 però, solo qualche mese, le osservazioni assumono carattere sistematico sull’onda dell’eco suscitata dalla presenza, documentata dagli iscritti a Carengione di Peschiera Borromeo, di rari cigni neri.

Da allora il luogo, che, grazie a recinzioni e divieti, risulta preservato da possibili scorribande di cacciatori, ha assunto, presso i bird-watcher, una fama seconda sola a quella tributata all’ex cava di Pozzuolo Martesana prima riqualificata dalla Concessionaria e, in seguito, affidata al Wwf.

La concentrazione di migliaia di uccelli nella porzione più riparata del bacino di Vizzolo Predabissi sarebbe, stando ad autorevoli specialisti, spiegabile con il combinato disposto generato dalla sostanziale pulizia dell’acqua e dalle nuove piantumazioni effettuate dagli agronomi del Consorzio Costruttori TEEM.

In ogni caso, gli appassionati che, soprattutto nei week-end, si recano nell’oasi ambientale percorrendo A58-TEEM e uscendo al Casello di Vizzolo Predabissi perseguono l’obiettivo di inquadrare in binocoli e camere sia specie comuni (germano e folaga) sia avifauna meno diffusa (gruccione e falco di palude).

C’è da s​upporre, tuttavia, che, a partire dai prossimi giorni, molti bird-watcher seguiranno discretamente anche la convalescenza dell’autentica star dell’ecosistema creato da Tangenziale Esterna SpA: la femmina di cigno ritrovata pesta, sanguinante e con le ali tarpate nel pieno centro di Melegnano.

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