Milano, 7 febbraio 2014 – «Bene ha fatto Roberto Maroni a ventilare, attraverso il grido d’allarme odierno, il rischio che i cantieri di Tangenziale Est Esterna di Milano possano subire una chiusura a causa del ritardo accumulato dal ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni nel controfirmare il decreto, siglato quasi un mese fa dal collega alle Infrastrutture Maurizio Lupi, che sblocca l’erogazione dei primi 70 milioni (330 milioni in totale) di contributo pubblico messi a disposizione dallo Stato per la realizzazione dell’infrastruttura (2,2 miliardi l’investimento complessivo) – ha argomentato, nel pomeriggio, il consigliere d’amministrazione di Tangenziale Esterna Spa con delega alle Relazioni istituzionali Stefano Maullu commentando le dichiarazioni rilasciate, in mattinata, dal presidente della Regione Lombardia -. La burocrazia romana non deve, infatti, stoppare quel volano di occupazione attivato dalla costruzione di TEEM che la Concessionaria, resa finanziariamente più solida dall’acquisizione del controllo da parte del Gruppo Gavio, non ha alcuna intenzione di rallentare. TE non lascerà, del resto, a casa nessuno dei 1.600 lavoratori che, quotidianamente, operano nei cantieri e salderà con regolarità lo stato di avanzamento alle imprese e ai fornitori coinvolti. Confermo, inoltre, che l’Arco TEEM entrerà in esercizio nel prossimo giugno e che l’intera tratta verrà aperta nella primavera del 2015 secondo il cronoprogramma stabilito».

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