Comazzo (LO), 2 luglio 2016 – Miracolo a Milano, anzi a Comazzo (LO): la chiesa bramantesca di San Biagio di Rossate, negli anni ’80 a tal punto condannata all’oblio da venire utilizzata come deposito di trattori, torna agli splendori rinascimentali grazie al restauro conservativo ultimato nei tempi stabiliti (18 mesi) e reso possibile dagli 1,5 milioni di euro garantiti da Tangenziale Esterna SpA nell’ambito dei finanziamenti riservati agli interventi viari (38 chilometri di strade a percorrenza gratuita) e ambientali (nove Progetti Speciali e 30 chilometri di piste ciclabili) connessi alla realizzazione di A58-TEEM (32 chilometri di tracciato autostradale da Agrate Brianza a Melegnano raccordati a nord con A4 Torino-Venezia, al centro con A35-BreBeMi e a sud con A1 Milano-Napoli).

La riapertura del complesso, ritenuto un’opera giovanile di Donato di Pascuccio d’Antonio in arte Bramante in quanto anticipa il modello statico dell’ottagono sorretto da un cubo poi adottato dal grande architetto nella costruzione della basilica milanese di Santa Maria presso San Satiro e di altri suoi capolavori, è avvenuta stamattina davanti alle 400 persone convenute nella piazzetta, appena riqualificata, antistante l’oratorio.

Alla cerimonia, incominciata alle 11 e promossa dalla Parrocchia di San Bassiano e dal Comune, sono intervenuti Monsignor Maurizio Malvestiti, Vescovo di Lodi, Don Piergiacomo Gazzola, Parroco di Lavagna, Mauro Soldati, presidente della Provincia di Lodi, Italo Vicardi, sindaco di Comazzo, Franco Pallanza, Francesco Mazzola e Francesca Moroni, componenti del Team recupero e direzione lavori, Ferruccio Pallavera, direttore de «Il Cittadino di Lodi», e Luciano Minotti (Direzione tecnica di Tangenziale Esterna SpA).

L’evento, molto atteso dai residenti nella zona dal momento San Biagio di Rossate, pur nei momenti di massimo degrado, è rimasto impresso nella memoria dei fedeli in virtù dell’antico Crocifisso ligneo custodito nella chiesa e portato ogni anno in processione per le campagne circostanti, è stato preceduto da una «biciclettata» dei gruppi FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) di Lodi (Cliclodi) e di Paullo (Paullo che Pedala) lungo i nove chilometri di nuove piste ciclabili tra Comazzo, Merlino e Truccazzano trasposte dalla carta millimetrata alla realtà grazie alle risorse assicurate dalla Concessionaria.

Guidati dai presidenti dei sodalizi Pina Spagnolello ed Ezio Intropido, sessanta appassionati del pedale si sono, infatti, radunati alle 10 davanti al Municipio di Comazzo, che ha sede a Palazzo Pertusati, un’altra perla dell’architettura lombarda da riscoprire, e hanno, poi, coperto in una mezz’ora la distanza tra il Comune e Rossate collaudando in diretta l’innovativo sistema di piste all’insegna della mobilità dolce ultimate dal Consorzio Costruttori TEEM (Pizzarotti SpA capofila del Lotto B).

Il taglio del nastro, coinciso con lo scoccare di mezzogiorno, ha anticipato di qualche minuto la benedizione al complesso e a tutti i presenti impartita da Monsignor Malvestiti e da Don Gazzola. Le visite guidate alla chiesa che si sono, di seguito, succedute hanno permesso ai componenti del Team recupero conservativo e direzione lavori di illustrare, per sommi capi, i criteri dell’intervento attuato.

«Il restauro è stato incardinato sulla valorizzazione delle peculiarità di un luogo di culto rimasto, nonostante lo stato di fatiscenza, fissato nei riti liturgici e nell’immaginario collettivo del Lodigiano – hanno spiegato Pallanza, Mazzola e Moroni -. Si è, pertanto, proceduto a rimuovere le stratificazioni aggiunte negli ultimi due secoli che avevano contaminato e impoverito l’impianto decorativo e strutturale della chiesa. Il filo conduttore del progetto era, insomma, quello di fare in modo che, a fine lavori, il visitatore potesse emozionarsi nel percepire la bellezza dell’edificio rinascimentale con i suoi cinque secoli di storia. Contemporaneamente, ci siamo occupati della bonifica dall’umidità, della messa in sicurezza sismica e dell’adeguamento di tutti gli impianti. Questo, ovviamente, sempre tenendo come stella polare l’assoluto rispetto del monumento che, da oggi, può rientrare nei circuiti culturali e di fede della Lombardia».

Il futuro di San Biagio di Rossate risulta, d’altronde, garantito dalla circostanza che la chiesa non rappresenta che una parte per il tutto del più vasto e più oneroso (quasi dieci milioni di euro finanziati dalla Concessionaria) Progetto Speciale Ambientale Muzza-San Biagio. Si tratta di uno dei nove PSA connessi alla realizzazione di A58-TEEM che, a poco più di un anno dall’entrata in esercizio del tracciato a pedaggio e, a qualche mese dall’apertura di oltre l’80% delle strade a percorrenza gratuita integrate ad A58-TEEM (tra il Sud Milano e il Lodigiano va segnalata l’apertura al traffico di nuovi collegamenti tra Melegnano, San Giuliano Milanese, Cerro al Lambro, Vizzolo Predabissi, Paullo, Settala, Zelo Buon Persico e Tavazzano), stanno permettendo a Tangenziale Esterna SpA di compensare il territorio lambito pure con la riqualificazione di aree verdi rese più fruibili dalla costruzione di tantissimi percorsi ciclopedonali.

Il PSA Muzza-San Biagio, ormai quasi interamente sviluppato, viene caratterizzato dalla rinaturalizzazione forestale e sentieristica relativamente al sito «Rile di Settala», da interventi di rimboschimento lungo l’asse autostradale e dalla creazione di collegamenti fra i tracciati ciclopedonali già esistenti lungo la Lanca di Comazzo e le nuove piste ciclabili appena consegnate al territorio. Tutte le opere a verde mirano non solo a circoscrivere l’impatto di A58-TEEM ma anche a valorizzare le matrici morfologiche di riferimento del paesaggio locale da ritenere, per altro, esemplare nel novero delle aree di bassa pianura scandito com’è da collegamenti poderali storici, dal sistema vegetazionale della siepe campestre e dal reticolo dei corsi d’acqua.

Resa accessibile dal reticolo di piste ciclabili che innervano il PSA, raggiungibile rapidamente dai caselli A58-TEEM di Paullo e A35-BreBeMi di Liscate e visitabile grazie al restauro, la chiesa di San Biagio di Rossate sarà, presto, interessata da un flusso turistico alimentato da una campagna promozionale che, secondo le prime stime, potrebbe garantire al territorio risorse cospicue.

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