Milano, 16 aprile 2016 – In mattinata, Tangenziale Esterna SpA ha calato sul tavolo delle opere a percorrenza gratuita connesse ad A58-TEEM un tris di aperture al traffico che vale 100 milioni di euro. All’investimento complessivo (81 milioni) sostenuto da soggetti privati che ha consentito al Consorzio Lambro Scarl-Itinera di costruire, nel pieno rispetto del cronoprogramma, le tre bretelle anticoda appena inaugurate vanno, infatti, aggiunti gli ulteriori 20 milioni di euro necessari per realizzare alcuni raccordi minori sempre entrati in esercizio oggi.

Il clou di questa giornata storica per il Sud Milano è risultata la cerimonia che il sindaco di Melegnano Vito Bellomo ha organizzato con l’obiettivo di sottolineare l’apertura della Cerca-Binasca, il collegamento atteso per mezzo secolo dai pendolari e dagli autotrasportatori finora pesantemente penalizzati dalle file sulla Via Emilia.

La Cerca-Binasca (1,4 chilometri, 25 milioni di investimenti), che collega Melegnano a Colturano passando per San Giuliano Milanese, è stata fortemente voluta dal territorio in quanto ritenuta, nell’ottica del decongestionamento, la più funzionale fra le tante strade (38 chilometri in totale) integrate ad A58-TEEM (32 chilometri da Melegnano ad Agrate Brianza raccordati a sud con A1 Milano-Napoli, al centro con A35-BreBeMi e a nord con A4 Torino-Venezia).

Questo spiega perché al taglio del nastro della Cerca-Binasca, preceduto dalla benedizione impartita da don Renato Mariani, abbiano assistito moltissimi residenti. Soprattutto quelli che, sentendosi soffocati dal traffico e dallo smog, tra il 2009 e il 2011 erano scesi in piazza per invocarne l’immediata realizzazione.

L’inaugurazione è stata caratterizzata dagli interventi del direttore tecnico di Lambro Scarl-Itinera Giorgio Tagliabue, dell’europarlamentare Stefano Maullu, del primo cittadino melegnanese, della consigliera di Città Metropolitana di Milano con delega alla Mobilità Arianna Censi e dell’assessore regionale alle Infrastrutture Alessandro Sorte. L’arteria è entrata in esercizio intorno alle 12,30 al termine della cerimonia.

«È stato un duro percorso a ostacoli ma, oggi, abbiamo raggiunto un traguardo epocale – ha dichiarato il sindaco Bellomo -. Da lunedì, grazie all’apertura della Cerca-Binasca e delle altre opere connesse ad A58-TEEM consegnate stamattina, il traffico a Melegnano risulterà più fluido. Le nuove infrastrutture renderanno, inoltre, più rapidi gli spostamenti tra il Sud Milano e il Lodigiano. Con il risultato che i cittadini pagheranno meno dazio agli incolonnamenti in termini di qualità della vita».

Le altre due tangenzialine antifila inaugurate in mattinata sono: la Santangiolina-Via Emilia (1,8 chilometri, 40 milioni di investimenti), in funzione dalle 9,15, che, correndo in parallelo ad A58-TEEM, congiunge Cerro al Lambro a Vizzolo Predabissi e la SP17-SP40 (3,3 chilometri, 16 milioni di investimenti), che schiude itinerari più rapidi da Melegnano e da Cerro al Lambro favorendo l’accesso alle Provinciali lambite. Di quest’ultima arteria è stato aperto già dalle 9,30 il ramo che dalla Santangiolina arriva sino all’intersezione con la SP165 (Via per Landriano). Lo scopo di quest’apertura parziale è quello di assicurare un accesso alternativo alla Statale Val Tidone.

Tutte queste nuove infrastrutture, che verranno gestite dalla Città Metropolitana di Milano, sarebbero rimaste per chissà quanti decenni ancora sulla carta millimetrata senza l’intervento di finanziatori privati. L’esiguità di risorse a disposizione degli Enti pubblici aveva, d’altra parte, fatto slittare quasi all’infinito la cantierizzazione di Cerca-Binasca, Santangiolina-Via Emilia e SP17-SP40.

«Grazie allo sprint impresso ai lavori subito dopo l’entrata in esercizio dell’Autostrada – ha dichiarato il direttore tecnico di Lambro Scarl-Itinera Tagliabue -, i Costruttori e la Concessionaria hanno rispettato l’impegno di ultimare, nei tempi preventivati, le arterie a percorrenza gratuita integrate ad A58-TEEM. L’inaugurazione di un’infrastruttura sottoposta all’esazione di pedaggio ha insomma accelerato, anzichè rallentarla, la costruzione di strade senza caselli».

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