Milano, 11 giugno 2014 – All’alba di oggi è stata portata a termine con successo da 70 tecnici altamente specializzati e motivati la posa della prima campata di Tangenziale Est Esterna di Milano che scavalca con tre corsie (più emergenza) l’A1 Milano-Napoli in territorio di Riozzo (frazione di Cerro al Lambro, Milano). L’operazione, caratterizzata da fasi spettacolari, contraddistinta dal ricorso a mezzi di cantiere supertecnologici e pianificata in modo da garantire la massima sicurezza nonché da ridurre al minimo i disagi di automobilisti e residenti, ha comportato la chiusura dalle 22 di ieri alle 6 odierne, in entrambi i sensi di marcia, dell’A1 nel tratto Melegnano-Milano.

Il varo del gigantesco scheletro (400 tonnellate di peso, 60 metri di lunghezza e 21 di larghezza) in acciaio corten del Viadotto Lambro Sud di TEEM (1,6 chilometri di sviluppo totale) va inquadrato non solo nell’ottica che si esaurisce dal tramonto all’alba dell’intervento specifico ma pure con il grandangolo della realizzazione plastica di quella unione strutturale fra la nuova Tangenziale Agrate Brianza-Melegnano e l’Autostrada del Sole che era stata progettata già negli anni ‘90 allo scopo di decongestionare il traffico veicolare e ha rappresentato uno degli obiettivi primari perseguiti dalla Concessionaria Tangenziale Esterna SpA e dal Consorzio Costruttori TEEM sin dall’avvio dei lavori. Avvenuto, peraltro, esattamente due anni fa (11 giugno 2012).

La posa va ritenuta, quindi, un momento cruciale dell’avanzamento di TEEM (tra poco più di un mese l’entrata in esercizio dell’Arco di 7,5 chilometri che assicurerà a BreBeMi l’accesso a «Cassanese» e «Rivoltana»; entro il maggio 2015 di Expo l’apertura dell’intera tratta) e accredita la costruzione in tempi record dell’infrastruttura-sistema (32 chilometri di tracciato autostradale raccordati con A4, BreBeMi dal settembre 2013 e, appunto, A1; 38 di Provinciali e Comunali; 30 di percorsi ciclopedonali; nove Progetti Speciali Ambientali) destinata a modernizzare le reti autostradali e ordinarie dell’Area Metropolitana. Il tutto creando, grazie al trend anticiclico attivato, nuovi posti di lavoro, rendendo più competitive le imprese e velocizzando gli spostamenti dei cittadini.

Il varo del colossale impalcato sui piloni precedentemente allestiti nell’immediato sedime delle carreggiate nord e sud dell’A1 s’è svolto presso il cantiere TEEM (Lotto Sud), illuminato a giorno dalla luce delle fotoelettriche, che è ubicato in prossimità dell’impianto sportivo di Riozzo. L’operazione s’è dipanata lungo varie fasi ugualmente complesse durante le quali la preparazione professionale dei tecnici, la determinazione di TE e CCT a rispettare il cronoprogramma dei lavori e l’alta tecnologia impiegata si sono amalgamate consentendo di mettere in campo una tattica e una squadra vincenti.

Il clou dell’intervento, com’era successo il 18 maggio scorso in concomitanza dell’operazione che ha riguardato il nuovo ponte sull’A1 della Strada Provinciale 17 «Santangiolina», una delle tante arterie ordinarie riqualificate a costo zero per i cittadini da TE, s’è rivelata la millimetrica manovra eseguita da due mastodontiche gru alte 70 metri e capaci di sollevare, in virtù del modulo di contrappeso adottato, oltre 800 tonnellate.

Questi mezzi, intorno alle 2,30, hanno agganciato lo scheletro in acciaio del Viadotto Lambro Sud che, dopo la provvisoria rimozione del jersey tra le carreggiate sud e nord dell’A1, era stato «sdraiato» come un Titano addormentato a un’altezza di 1,70 metri su due carrelloni radiocomandati che occupavano l’intera sede dell’Autostrada del Sole. Poi, in una manciata di minuti, le gru hanno issato in quota le 400 tonnellate del concio metallico manco fossero i tre grammi di uno stuzzicadenti e l’hanno sistemato con precisione certosina sui piloni già allestiti. La successiva entrata in scena dei saldatori, che hanno squarciato il buio della notte con la luce delle fiamme ossidriche fissando, bullone per bullone, il «pezzo» sulle basi, ha scandito l’inizio della rifinitura di un intervento davvero da manuale delle costruzioni.

«La posa di stanotte è perfettamente riuscita – ha dichiarato, al termine dei lavori, l’ingegner Eva Silva, responsabile dei Servizi Tecnici di Lambroscarl presso il Lotto Sud di TEEM -. Si tratta di un passo fondamentale verso la completa realizzazione dell’infrastruttura-sistema. Perché quelli che noi tecnici chiamiamo “superamenti delle interferenze” con l’A1 vanno considerati tappe essenziali della consegna nei tempi stabiliti delle opere. Da oggi, insomma, il collegamento fra TEEM e A1 non esiste più solo sulla carta millimetrata ma è realtà tangibile».

«Bisogna sottolineare che il Viadotto Lambro Sud è parte integrante della nuova Tangenziale e non di un’opera connessa come lo era il ponte della Santangiolina di recente posa – ha aggiunto l’ingegner Pietro Zanetti della Direzione Lavori di TEEM -. Stiamo risolvendo una a una le “interferenze” che, nei confini di Cerro al Lambro, non concernono soltanto l’Autostrada del Sole ma comprendono anche la viabilità locale e le linee ferroviarie».

 
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