22 aprile 2021

Intrapresa alle 22 di ieri, la manutenzione del Viadotto di A58-TEEM (33 chilometri raccordati con A1 Torino-Trieste, A35-BreBeMi e Autostrada del Sole) a scavalco della Ferrovia Milano-Venezia (tratto fra Pozzuolo Martesana e Melzo) è terminata alle 5,30 rivelandosi non tanto roba da Umarell, termine dialettale che identifica gli anziani e no attratti dai lavori nei cantieri, quanto un affare per Superman.

Filmati e fotografie allegate documentano, del resto, la complessità dell’intervento-show appena ultimato da Tangenziale Esterna SpA e spiegano perché, a fronte della necessità di ispezionare, in piena notte, pure i punti dell’impalcato schermati dalle linee aeree che supportano la sottostante infrastruttura su ferro, la Concessionaria dell’«Agrate-Melegnano» abbia coinvolto nell’ardua verifica una squadra alla kryptonite.

Sebbene in carne e ossa e non formato fumetto come il personaggio creato, nel 1933, da Jerry Siegel e Joe Shuster (il nome terrestre del primo supereroe in cartoon è Clark Kent, giornalista presso il «Daily Planet» di Metropolis), i tecnici impiegati dalla Società, di concerto con Aurea S.c.a r.l. e Sina SpA, hanno operato, infatti, calati nel vuoto ma in condizioni di totale sicurezza grazie a imbracature, ponteggi mobili e carrelli elevatori.

La verifica, che ha riservato fasi spettacolari quanto quelle regalate dalla scalata in ferrata cui, il 24 febbraio scorso, diede vita un’équipe dalle doti alpinistiche allo scopo di monitorare ogni singolo bullone del Viadotto Lambro in Corten (due chilometri tra Melegnano, Cerro e Vizzolo), va inquadrata, comunque, con il grandangolo della maggiore serenità garantita ad automobilisti, autotrasportatori e motociclisti in transito.

L’obiettivo dichiarato dei controlli effettuati poche ore fa era, d’altra parte, offrire ulteriori certezze agli utenti di A58-TEEM, i quali, nonostante l’Arteria sia entrata in esercizio da sei anni (apertura 16 maggio 2015), rappresenti un’eccellenza ingegneristica e risulti l’Autostrada italiana meno gravata da incidenti e problemi strutturali, ci tengono molto a essere tranquillizzati circa la costanza e l’efficacia delle manutenzioni.

Gli addetti che hanno partecipato all’ispezione del Viadotto di scavalco della Ferrovia Milano-Venezia hanno fatto rivivere, in ogni caso, le emozioni donate dalle tante notti bianche delle costruzioni rimaste impresse nella mente degli Umarell (la parola è entrata nello Zingarelli 2021) sempre presenti, tra il 2013 e il 2015, ai vari dei ponti di A58-TEEM per applaudire (o criticare) le manovre dei gruisti e le evoluzioni dei saldatori.

A causa del coprifuoco antiCovid, stavolta gli appassionati di cantieri della Martesana non hanno potuto godersi un intervento che avrebbero apprezzato e, nelle mattinate di ieri e di oggi, si sono dovuti accontentare di osservare la rifinitura della ristrutturazione (finanziata da Tangenziale Esterna SpA) di Cascina Triulzia dal Belvedere realizzato per consentire loro di assistere, «mascherinati» e distanziati, al recupero del sito ex Galbani.

L’arco temporale lungo cui s’è dipanata la verifica ha comportato la chiusura per sette ore del Ramo 1 dell’Interconnessione di Melzo (direzione da A35-BreBeMi verso A58-TEEM direzione Torino-Venezia) ma non ha provocato alcun disagio alla clientela dell’Autostrada taglia-file, beneficiaria esclusiva di quest’ispezione modello Superman che, sino all’alba, ha visto protagonisti uomini con know-how, volontà e nervi d’acciaio.