21/11/2013
 

«La costruzione di TEEM sta garantendo un reddito continuativo a quel popolo delle partite Iva formato da magutt, carpentieri, tecnici, trasportatori, saldatori eccetera che, in assenza della realizzazione di quest’infrastruttura, si ritroverebbe a lavorare a singhiozzo e, perdipiù, senza cassa integrazione – ha dichiarato, nel pomeriggio, l’amministratore delegato di Tangenziale Esterna Stefano Maullu commentando i drammatici dati emersi dal Rapporto sul mercato delle opere pubbliche nelle province di Milano, Lodi e Monza di illustrato oggi dal presidente di Assimpredil Ance Claudio De Albertis -. Lo dimostrano le oltre 300.000 giornate-lavoro assicurate dall’11 giugno 2012 (apertura dei cantieri) al 30 ottobre 2013, i 1.500 lavoratori presenti quotidianamente nei Lotti Nord, Centro e Sud dal 1° gennaio scorso e le 998 imprese (279 direttamente impegnate nei cantieri, 719 fornitrici dall’esterno di servizi e prestazioni) coinvolte, i 2.326 mezzi impiegati e i 200 milioni di euro di ricchezza generata tra pagamento degli emolumenti, acquisto di materiali (374.000 metri cubi di calcestruzzo, 48.000 tonnellate di ferro e 18.000 litri di vernice) e saldo dello stato di avanzamento. Tali riscontri, peraltro ufficializzati ieri dalla Concessionaria, confermano che ha ragione il presidente De Albertis a indicare nella trasposizione dalla carta millimetrata alla realtà delle grandi opere viarie il deterrente più efficace alla profonda crisi accusata anche sul nostro territorio dai settorie edilizia e costruzioni. Va sottolineato, del resto, che il 46% delle 279 imprese impegnate direttamente nei cantieri proviene dalla Lombardia, il 34% da altre regioni del Nord, l’11% dal Centro e il 9% dal Sud. L’estrazione provinciale delle imprese lombarde vede, inoltre, in pole position i territori interessati dalla realizzazione di TEEM e BreBeMi in quanto 54 imprese sono di Milano, 12 di Monza e Brianza, 15 di Lodi, 24 di Bergamo e 24 di Brescia. Interessante, infine, notare che il 44% delle imprese coinvolte ha meno di cinque dipendenti, il 37% tra i cinque e i 15, il 15% tra i 16 e i 49 e solo il 4% più di 50. Nella costruzione di TEEM non stanno, insomma, lavorando solo i colossi del settore, peraltro rappresentati nell’azionariato della Concessionaria, ma anche (e soprattutto) le ditte più piccole».