31/10/2012
 

In soli cinque mesi Tangenziale Esterna SpA (57% TEM, 15,5% Impregilo, 7,9% Pizzarotti, 4,1% Coopsette, 4% Cmb, 4% Unieco, 3,2% Cmc e altri) ha fatto «pokerissimo» di deliberazioni finalizzate a traslare dal mondo delle idee alla realtà la Tangenziale Est Esterna di Milano (32 chilometri di tracciato autostradale da Agrate Brianza a Melegnano, 38 di nuove arterie ordinarie, 15 di strade esistenti riqualificate e 30 di piste ciclabili costruite ex novo).

L’odierna approvazione a maggioranza (l’unico voto contrario è stato espresso da Autostrade per l’Italia) da parte del Consiglio di Amministrazione del Progetto esecutivo completo da 1,114 miliardi di euro di TEEM (valore lordo dei lavori) consolida, infatti, la rappresentazione plastica dell’impegno rispetto all’effettiva realizzazione di un’infrastruttura (due miliardi di euro di investimenti compresi gli oneri finanziari interamente garantiti da soggetti privati) già fornita dalla Concessionaria con l’adozione, dall’estate in avanti, di quattro provvedimenti rivelatisi fondamentali sia per l’avvio dei lavori sia per lo sviluppo del Piano Economico Finanziario.

Si tratta della stipula (10 giugno scorso) del Contratto Engineering Procurement & Construction per l’affidamento delle opere al Contraente Generale Consorzio Costruttori TEEM (Impregilo 34%, Pizzarotti 23%, Coopsette 11%, Unieco 10,7%, Cmb 10,7%, Cmc 8,5%, Itinera 1% e Pavimental 1%); dell’apertura dei cantieri (11 giugno scorso); dell’aumento di capitale da 100 a 220 milioni di euro deliberato dall’Assemblea dei Soci (20 agosto scorso); della firma (verrà apposta il prossimo 7 novembre) del finanziamento ponte da 120 milioni di euro reso fruibile già nello scorso agosto dal pool di banche (IMI, BPM e UBI-Centrobanca) aggregato dagli arranger (BIIS, BPM e UBI-Centrobanca).

Tornando all’approvazione del Progetto esecutivo completo, che, peraltro, era stata preceduta nei mesi scorsi dalla deliberazione favorevole da parte del CdA in merito al Progetto esecutivo relativo al primo e secondo stralcio (tali provvedimenti hanno permesso l’avanzamento dei lavori), va sottolineato il rispetto al centesimo di euro dell’entità degli investimenti fissata dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica in sede di approvazione del Progetto Definitivo e ribadita nell’ambito del Contratto EPC con il Contraente Generale.

L’attenzione riservata da TE agli aspetti economici del Progetto esecutivo completo ha, insomma, consentito non solo di evitare le lievitazioni di costi tra Definitivo ed Esecutivo accusate da altre infrastrutture in costruzione ma anche di facilitare il closing del project financing da 1,4 miliardi di euro previsto per la fine del 2013 attraverso un azzeramento di eventuali spese aggiuntive mirato a rendere sempre più bancabile TEEM.

Tale risultato, tutt’altro che scontato, è stato conseguito ricorrendo a economie-ottimizzazioni progettuali che hanno permesso di non sforare il tetto predeterminato nonostante i maggiori costi determinati dalle prescrizioni del CIPE e da alcuni ulteriori interventi legati alla funzionalità dell’infrastruttura.

Queste economie-ottimizzazioni non comportano alcuna variante rispetto al Definitivo approvato dal CIPE e non incidono sulla qualità del progetto, sugli aspetti architettonici formali di TEEM e sulla funzionalità di tracciato autostradale e infrastrutture connesse. Infatti, riguardano soprattutto le opere provvisorie di cantiere le modalità costruttive.

La totalità degli interventi di mitigazione e compensazione ambientale non solo è stata confermata oggi dall’approvazione del Progetto esecutivo ma risulta anche interessata da interventi migliorativi (come ad esempio il nuovo centro sportivo di Cerro al Lambro).