Ulteriori risorse finanziarie per i cantieri aperti da TE Via libera del CdA al prestito ponte da 120 milioni di euro

Milano, 30 agosto 2012 – Oggi il Consiglio di Amministrazione di Tangenziale Esterna SpA (57% TEM, 15,5% Impregilo, 7,9% Pizzarotti, 4,1% Coopsette, 4% Cmb, 4% Unieco, 3,2% Cmc e altri Soci) ha dato mandato disgiunto (firma singola) al Presidente Raffaello Berardi e all’Amministratore Delegato Antonio Marano di sottoscrivere «al più presto» il contratto per l’erogazione di un finanziamento ponte da 120 milioni di euro alle condizioni proposte, tra fine luglio e inizio di agosto, dal pool di banche (IMI, BPM e UBI-Centrobanca) coinvolte dagli arranger. Spetterà, invece, all’Assemblea Straordinaria dei Soci (12-13 settembre prossimo) deliberare l’aumento di capitale pari a 120 milioni di euro (passerà dagli attuali 100 a 220 milioni di euro) che gli istituti di credito hanno inserito nel term sheet relativo al finanziamento ponte approvato dal CdA odierno.

L’approvazione a maggioranza (un solo voto contrario) del bridge loan da parte del CdA consente, dunque, di garantire l’avanzamento dei lavori alla Società incaricata di progettare, realizzare (apertura dei cantieri 11 giugno scorso) e gestire in concessione per cinquant’anni la Tangenziale Est Esterna di Milano (32 chilometri di tracciato autostradale da Agrate Brianza a Melegnano, 38 di arterie ordinarie ex novo, 15 di strade esistenti riqualificate e 30 di nuove piste ciclabili).

L’utilizzo del finanziamento ponte (quote paritetiche da 40 milioni di euro per ognuna delle tre banche eroganti) va, infatti, inquadrato non solo nell’ottica della provvista a breve ma anche nel grandangolo dell’architettura di investimenti (due miliardi di euro compresi gli oneri finanziari interamente garantiti da soggetti privati) delineata con il ricorso, in parallelo, a strumenti già rodati, come il bridge loan, appunto, e il project financing, e innovativi, come il project bond.

L’ottenimento del «ponte» coincide, del resto, con la chiusura definitiva della prima fase del finanziamento che la Concessionaria aveva intrapreso con l’affidamento al Socio BIIS del compito di strutturare, in qualità di arranger, il project da 1,4 miliardi di euro indispensabile per trasporre dalla carta millimetrata alla realtà un’infrastruttura in grado di assicurare impulso all’occupazione e alla crescita grazie alla creazione di 28.000 nuovi posti di lavoro e al contributo offerto alla formazione del PIL nazionale (0,3%), lombardo (1,4%) e milanese (2,8%). BIIS aveva successivamente allargato il mandato a BPM e UBI-Centrobanca.

L’iter del finanziamento di TEEM proseguirà nel segno della continuità dettata dalla proficua sinergia avviata da TE con gli istituti bancari. Il CdA odierno ha, d’altra parte, approvato l’estensione sino a giugno 2013 dell’incarico conferito agli arranger in merito al closing del «senior».

 
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