Milano, 26 febbraio 2014 – Avvicendamento al vertice di Tangenziale Esterna, la Spa che sta realizzando la Tangenziale Est Esterna di Milano (32 chilometri di tracciato autostradale da Agrate Brianza a Melegnano, 38 di arterie ordinarie integrate e connessioni con BreBeMi, A4 e A1) e che, il 21 dicembre scorso, ha centrato l’obiettivo rappresentato dal closing del Piano finanziario da 2,2 miliardi di euro.

Nell’ambito del Consiglio di Amministrazione svoltosi nel pomeriggio, il presidente Raffaello Berardi, che già prima di Natale aveva rimesso pubblicamente il mandato, in scadenza nel 2015, nelle mani degli Azionisti, ha, infatti, rassegnato le dimissioni dall’incarico affidatogli l’11 aprile 2012 dall’Assemblea su indicazione dell’allora Socio di maggioranza Provincia di Milano.

Preso atto del carattere di irrevocabilità delle dimissioni presentate da Berardi, il CdA, su proposta dell’amministratore delegato Claudio Vezzosi, ha cooptato nel suo seno Paolo Morerio, ingegnere, espresso dal Socio Intesa San Paolo, membro del board di F2i. A Morerio il CdA ha, successivamente, conferito la carica di presidente di TE. Come previsto dallo Statuto societario, spetterà, comunque, all’Assemblea dei Soci (si riunirà nei prossimi giorni) sia approvare la nuova composizione del CdA sia confermare la nomina a presidente di Morerio.

La decisione assunta da Berardi, avvocato iscritto all’Albo dei Cassazionisti e alla Camera penale di Lecco e Como, va inquadrata da un lato con il grandangolo della coerenza dimostrata dal diretto interessato e dall’altro con l’ottica del mutato assetto di governance della Concessionaria. Dal 25 novembre scorso, TE è, difatti, passata sotto il controllo del Gruppo Gavio in virtù della sottoscrizione da parte di SIAS, Tangenziali Esterne di Milano (40% SIAS, 17,5% Intesa San Paolo e 1,6% Itinera) e di Intesa San Paolo delle quote che risultavano rimaste totalmente inoptate rispetto all’aumento di capitale da 200 a 465 milioni di euro deliberato a luglio.

«I quasi due anni trascorsi al timone della Società sono stati contraddistinti da un proficuo rapporto con tutt’e 15 i dipendenti, che desidero ringraziare uno a uno per l’impegno profuso – ha dichiarato Berardi -. In meno di 24 mesi siamo, del resto, riusciti ad aprire i cantieri di un’infrastruttura-sistema attesa da mezzo secolo, a rispettare il cronoprogramma dei lavori e a mettere in sicurezza l’entrata in esercizio dell’Arco TEEM (i primi sette chilometri apriranno il prossimo 1° luglio contestualmente a BreBeMi), dell’intera tratta (primavera 2015) e delle opere connesse nel momento stesso in cui il Gruppo Gavio, insieme con Intesa San Paolo, ha acquisito il controllo della Concessionaria. Per tradursi in realtà, la nostra aspirazione di contribuire alla ripresa economica della Lombardia attraverso l’occupazione e la crescita garantite da TEEM aveva, d’altra parte, bisogno della solidità apportata dal Gruppo Gavio e da Intesa San Paolo. Tutte queste considerazioni mi hanno convinto che era arrivato il tempo di interrompere un’esperienza entusiasmante e di tornare a tempo pieno alla professione forense».

 
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